Il Magistrato istruttore, in assenza di risposte da parte del Comune e del Revisore dei conti del Comune di Orsara di Puglia, in base alla documentazione disponibile (principalmente le relazioni del Revisore dei conti di cui alla legge n.266/2005), ha provveduto a depositare, in data 8 giugno 2017, una relazione nella quale viene riportata una lunga serie di criticità e aspetti da chiarire e con la quale si chiede di sottoporre la questione della condizione finanziaria del Comune di Orsara di Puglia all’esame collegiale, si ribadisce l’obbligo per l’ente di fornire tutti i dati e chiarimenti richiesti entro il termine assegnato con l’ordinanza di convocazione e si rappresenta la possibilità di delega alla Guardia di Finanza di adempimenti istruttori e/o di ispezioni e accertamenti diretti.
Nel caso specifico è stata inoltre rilevata l’omessa compilazione delle banche dati Sirtel e Finanza locale (in www.finanzalocale.interno.it). Non è stato, quindi, possibile reperire i dati percentuali relativi ai parametri di deficitarietà strutturale degli anni 2011, 2012, 2013 e 2014. Per il periodo esaminato non è noto neanche se e quali parametri di deficitarietà sono stati violati dall’ente. Occorre acquisire tali dati, insieme a quelli corrispondenti riferiti ai successivi esercizi 2015 e 2016, prima dell’adunanza pubblica. Nel caso di superamento di parametri di deficitarietà strutturale, per ciascun parametro e ciascun esercizio, l’ente dovrà fornire le motivazioni del 5 superamento e le misure correttive poste in essere.
L’art.7 della legge n.131/2003 prevede che la Corte dei conti verifica il rispetto degli equilibri di bilancio da parte dei Comuni e la sana gestione finanziaria degli stessi. L’art.1, co.166, della legge n.266/2005 stabilisce che “gli organi degli enti locali di revisione economico-finanziaria trasmettono alle competenti Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti una relazione sul bilancio di previsione dell’esercizio di competenza e sul rendiconto dell’esercizio medesimo”. Tale disciplina ha, quindi, attribuito alla Corte dei conti un controllo diretto sui bilanci degli enti locali anche attraverso i Revisori dei conti nei confronti dei quali vengono emanate apposite linee guida.